È questo l’interrogativo che abbiamo posto ai produttori di spumante metodo classico Pisan-Battèl, che ci hanno risposto:
“Bella domanda. Il metodo ancestrale è una tipologia di spumantizzazione, una sorta di intermezzo tra il metodo Charmat e il metodo Classico, che utilizziamo per la produzione dei nostri spumanti metodo classico, appunto, “Brut”, “Brut Rosé” e “Pas Dosé”. Vi elenchiamo quali sono le particolari differenze tra metodo classico e ancestrale e tra il metodo ancestrale ed il nostro Ancestre.”
In cosa si differenzia il metodo ancestrale?
Il termine ancestrale (“antico”) ci riporta indietro nel tempo, ci fa pensare ai nostri antenati, che utilizzavano questa parola per indicare quel metodo fermentativo guidato da un’unica legge, la legge della natura, che dettava da sé i tempi della produzione del vino, prima delle moderne tecnologie.
Quello che maggiormente differenzia il metodo ancestrale dagli altri metodi di produzione di spumante, è che i lieviti rimangono in bottiglia, ossia non subiscono la sboccatura (procedimento di cui parleremo nel prossimo articolo).
Il metodo ancestrale è un’interpretazione del procedimento che ha come regola fondamentale la caratteristica di fermentare unicamente con gli zuccheri dell’uva, senza aggiungerne altri. Per questo motivo, il procedimento è soggetto a piccole variazioni.
Uno dei metodi più conosciuti è quello in cui i lieviti vengono lasciati all’interno e si depositano sul tappo a corona, utilizzato per chiudere la bottiglia, in modo tale da favorire la cosiddetta maturazione del vino “sur-lie” (sui propri lieviti) e non viene applicata alcuna aggiunta di zuccheri.
Questo procedimento ci porta verso un’altra differenza rispetto agli spumanti metodo classico, ossia un aspetto più brioso e velato, che non lascia intravedere la brillantezza cui siamo abituati.
Lo spumante metodo ancestrale è dotato di una spiccata personalità che rende la spuma piacevole e non aggressiva, insieme agli aromi e ai sentori unici, prodotti dal lungo contatto dei lieviti con il vino.
Ancestre di Pisan-Battèl: perché devi sceglierlo
Come specificato in precedenza il metodo ancestrale può subire delle variazioni; dopo vari esperimenti la Cantina Pisan-Battèl ha messo a punto una tecnica in grado di unire i canoni di qualità del prodotto ai canoni estetici. I produttori sono riusciti a ridurre i residui di fermentazione, riducendo un impatto visivo, per molti, poco gradevole.
In che modo? Separando una piccola percentuale di mosto prima della fermentazione, che sarà aggiunta solo successivamente alla seconda parte già fermentata. Questo passaggio consente di avere un prodotto più pulito perché spogliato di una buona parte di residuo.
Arrivati a questo punto del procedimento per ottenere l’Ancestre, il percorso continua con la rifermentazione in bottiglia (come si fa con il metodo classico).
L’Ancestre di Pisan-Battèl a dosaggio zero, offre:
- alla vista un perlage molto fine
- all’olfatto particolari sentori balsamico-aromatici
- al palato un aroma fragrante di mosto e agrume maturo, con spiccate note di sapidità e freschezza.
Carni bianche, aperitivi di classe, primi piatti di pesce, il metodo ancestrale della Cantina Pisan-Battèl di San Severo è un ottimo abbinamento per i tuoi piatti selezionati e di qualità.
Non esistono stagioni perfette per bere Ancestre, che sia estate o inverno, è sempre il momento giusto per condividere un calice di bollicine ancestrali con la propria famiglia, per colmare i sorrisi di un amico, o per una serata romantica in dolce compagnia.
Contatta l’azienda e acquista Ancestre: scoprirai sentori e sapori inaspettati.